“Perche è vero che a volte è uno solo che pedala, ma comunque l’altro devi sorreggerti…”
La prima era stata una storia poco importante, quelle esperienze che nella vita si fanno, magari poco convinti, cosi per provare.
La seconda, era stata una scommessa, sul ritorno della motivazione, della passione. Una scommessa vinta.
La terza non era programmata, l’aveva portata il caso. Dopo un incidente che ti lasciò a piedi e che ti costrinse a guardarti in giro.
Cosi la vedi, lei è come piace a te: slanciata, aggressiva, leggera e si, anche lei, discreta.
Ci fai un giro e capisci che potrebbe funzionare.
Grintosa, ma elegante, nella sua livrea nera opaca. Linee pulite, essenziali. Severa, cosi come impone la sua teutonica provenienza.
Imponente, con le sue alte estremità (ruote 29), e filante. Una compagna affidabile che risponde bene alle tue sollecitazioni, ben dotata, leggera.
La sua compagnia è piacevole, ti accompagna stimolandoti, ti aiuta nelle tue sfide, ti incoraggia ad uscire e impegnarti. Tutto senza grosse richieste (ottimo rapporto qualità prezzo).
La strada fatta insieme ti fa apprezzare quegli aspetti che rafforzano il rapporto di coppia: la leggerezza, l’affidabilità, il sostenersi a vicenda. Perche è vero che a volte è uno solo che pedala, ma comunque l’altro devi sorreggerti…
P.s. personalmente mi trovo benissimo con il 29, le ruote grandi ti permettono un’ottima resa sui terreni che preferisco i tratti pedalabili e senza eccessive pendenze, ottime le risposte anche in discesa e sui tratti sconnessi , le maggior dimensioni della ruota ti permettono di superare più agevolmente eventuali ostacoli (sassi, radici). Ho optato per la doppia corona per superare con più facilità i tratti ripidi.
La bici è in carbonio e pesa poco più di 10 kg, e questo in salita aiuta molto…
Massimo